LE NOSTRE SCELTE DIDATTICHE
Da giorno 9 marzo abbiamo avviato varie azioni di didattica a distanza, che si sono modificate (e si modificheranno ancora) in base all’evoluzione dell’emergenza sanitaria in corso e in base alle indicazioni ministeriali (Nota prot. del 17 marzo 2020).
Credo sia opportuno, dopo tre settimane, (sembra una vita, ma sono solo tre settimane) chiarire i criteri cheguidano le scelte didattiche della nostra scuola.
Premessa
La formazione a distanza (FAD o DAD) per la scuola primaria e sec.di I grado è un territorio inesplorato per la ricerca. La letteratura (e la prassi) in materia riguarda l’ambito terziario (università e formazione professionale), con qualche affondo sulla scuola secondaria di II grado. Naturalmente la situazione di FAD in cui tutta la scuola italiana si trova ora non ha nulla a che vedere con l’uso della multimedialità in molti casi già in uso. Ogni scuola si è “inventata” delle soluzioni, ribadisco tutte in divenire, per tutti.
Noi abbiamo trovato le nostre nel confronto 1) tra docenti 2) con Tommaso Agasisti e Nicoletta Di Blas, direttori masterin Management dell’innovazione digitale nelle istituzioni scolastiche del Politecnico di Milano 3) conLuca Botturi, prof. di Media Educationpresso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana a Locarno ele scuole aderenti a FOE e all’associazione Il Rischio educativo
Alcuni dati problema
1) l’orario scolastico in presenza non è replicabile in ambiente virtuale
2) dopo la novità iniziale, emergono la difficoltà e la stanchezza per un tempo prolungato davanti al video
3) la didattica di alcune discipline (musica, motoria, arte, tecnica, inglese in certa misura, soprattutto per i più piccoli) è particolarmente complessa
4) pone una oggettiva difficoltà monitorare il lavoro degli alunni
5) la non sempre facile organizzazione familiare per l’utilizzo degli strumenti tecnologici a disposizione, resa complicata dall’esigenza di fratelli, sorelle, dalle necessità lavorative dei genitori…
Criteri che guidano le nostre scelte
1) necessità di integrare le attività sincrone e asincrone, perché ciascuna presenta vantaggi e svantaggi.
Attività sincrone: lezioni dei docenti sulla piattaforma Zoom.
Attività asincrone: vocali di spiegazione e lettura di testi, video creati dai docenti, video selezionati dai docenti, giochi didattici di monitoraggio, schede, esercizi…presenti sulla piattaforma scolastica Classi virtuali, sul registro elettronico o indicati su altri siti o piattaforme.
Ambedue le categorie di attività sono integrate nella nostra proposta e gli strumenti devono essere usati dagli alunni secondo le indicazioni degli insegnanti. Non si può demandare tutto alla lezione su Zoom: le lezioni “in presenza” sono una parte della proposta che deve essere assunta integralmente.
2) creazione di un orario che prevede 2/3 momenti di incontro a settimana con i docenti (giornalieri alla scuola media) e comunque secondo una modalità incrementale in base all’età, più alcuni incontri a piccoli gruppi (3/4), ad esempio per sostenere la lettura (I primaria), per far ripetere dei contenuti (dalla III primaria in poi), per sostenere nelle difficoltà (tutti coloro che ne hanno bisogno).
Inoltre abbiamo deciso di incontrare tutte le classi della primaria divise in due gruppi per facilitare l’interazione e di mantenere la classe intera nella scuola media, dove c’è anche maggiore autonomia di gestione degli strumenti.
3) Inglese: nelle classi I e II primaria privilegiamo l’ascolto di video prodotti dall’insegnante e invogliamo i bambini alla produzione di video secondo le indicazioni date (dico invogliamo perché lì dove c’è bisogno dell’aiuto di adulti non vogliamo intervenire a gamba tesa, ma ogni famiglia valuti cosa può fare considerando che il lavoro proposto ha finalità didattiche), ma anche disegni o fumetti. Dalla classe III alla V primaria, prevediamo un incontro a settimana con l’insegnante per sostenere la conversazione (gruppi di max10) a ciò si aggiungono le attività di ascolti, di esercizi e giochi interattivi proposti sempre dall’insegnante. Il monitoraggio degli apprendimenti è cadenzato dai test sulla nostra piattaforma moodleClassi virtuali
4) Tutte le “educazioni” (musica, tecnica, arte, motoria) hanno prodotto o produrranno video didattici che gli alunni devono seguire. Nel caso della scuola media, anche in mancanza di lezioni in presenza si è tenuti all’invio delle produzioni richieste.
Le lezioni di strumento sono iniziate per percussioni, sax, clarinetto e chitarra cioè per gli strumenti che non prevedono accordatura o comunque un’accordatura non complessa come quella di viole, violini e violoncelli (il tentativo di accordatura a distanza fatto con la I media ha portato a tre corde rotte per cui abbiamo deciso di non iniziare con le lezioni di questi strumenti).
Per le classi I e II primaria le proposte di musica e motoria sono occasioni per divertirsi insieme, ripassare le canzoni imparate a scuola e apprenderne delle altre (che tra l’altro sono connesse alla grammatica!) e per continuare il rapporto con i maestri.
Per la religione abbiamo deciso di accompagnare questo periodo con le letture di parabole per i più piccoli e di brani del Vangelo scelti per i più grandi, registrati dall’insegnante: come vedete non tutto è compito, è un’occasione.
5) La programmazione di tutti gli insegnanti è stata rivista per essere adattata alle nuove condizioni. Io ho chiesto una rimodulazione al 30 aprile.
Rimodulare significa individuare i contenuti essenziali più adeguati ai nuovi strumenti, scegliendoli tra quelli dei piani di lavoro precedenti.
6) “Compiti” e valutazione
Una delle grandi questioni è lo svolgimento del programma, con i suoi compiti e le sue valutazioni.
Ribadisco che, come detto più volte nelle riunioni in presenza, nella scuola italiana non esistono più i programmi ma dei traguardi di competenza da raggiungere riferendosi a degli snodi indicati dal Miur (in III e in V primaria, in III sec.di I grado). Questo per tranquillizzare tutti rispetto al fatto che, negli archi temporali suddetti, la scuola organizza la sua programmazione per raggiungere le competenze indicate. Quindi quello che può risultare non approfondito in questo scorcio d’anno scolastico così travagliato può con tutta tranquillità essere ripreso successivamente.
Il nostro scopo ora è tenere un legame con gli alunni e sostenerli nello studio che più di prima implica responsabilità e organizzazione personale,
Alcune precisazioni:
1) le attività sono proposte dagli insegnanti tenendo conto del loro orario didattico così come indicato sul registro elettronico. Per I, II e III primaria le consegne sono spiegate da un vocale dei maestri che devono indicare cosa (fare), come (soli, con quale aiuto da parte dei genitori..), quando e dove (sul quaderno, al computer….). Dalla IV in poi le consegne sono scritte, il più possibile precise e dettagliate perché diversamente dalla classe in cui possiamo ripetere e chiarire più volte, a distanza questo non è possibile
2) consigliamo di svolgere le attività secondola solita routine giornaliera; chi non riesce a seguirla si organizzerà diversamente perché capiamo che le situazioni a casa possono essere le più diverse, consigliamo comunque di tenere un ritmo. Sarà cura degli insegnanti calibrare le consegne, che vanno considerate come esercitazioni.
Sottolineo l’importanza che, soprattutto i più grandi, lavorino in completa autonomia. Non serve a niente che gli adulti si sostituiscano o intervengano pesantemente nel lavoro: questo è proprio il tempo giusto per cimentarsi veramente, sbagliare e ricominciare. I genitori si pongano una domanda: perché voglio che mio figlio abbia un compito “perfetto”?
3) le lezioni su Zoom permettono agli insegnanti di presentare un argomento nuovo o di rispondere alle domande o di fare esercizi insieme
4) cosa significa valutare? Dare “valore”, quindi gli insegnanti comunicheranno ai loro alunni un giudizio, un commento, un voto se riterranno, rispetto alle produzioni chesarà indicato di caricare in piattaforma. Questo, appunto, per dare valore al lavoro svolto e sostenere nello sforzo.
In questo tipo di didattica a distanza ha anche un certo valore l’autovalutazione che può nascere dallo svolgimento di quiz o test elaborati dai docenti o presenti su altri supporti che permettono agli allievi di avere un punteggio alla fine di ogni prova, ma anche dall’assunzione dello sguardo dell’insegnante che comunica prima all’alunno cosa guarderebbe lui (es. “scrivi una fiaba inventata da te, io –insegnante-starei attento alla correttezza ortografica e al rispetto delle indicazioni fornite nella tabella che vi ho inviato).
Il materiale che man mano assembleremo sarà poi rivisto dai Consigli di classe alla luce delle indicazioni che ci darà il Ministero in merito alla fine dell’anno scolastico e agli scrutini ed esami.
Spero di aver risposto alle domande che direttamente o indirettamente mi sono giunte.
E, se siete arrivati alla fine di questa lettera, posso anche condividere quest’ultima riflessione: questa è una situazione che ci rende tutti più fragili e preoccupati, noi non possiamo e non vogliamo censurare il travaglio che esiste ora in noi e nella realtà che ci circonda, le domande di senso e le fatiche, ma insieme vogliamo trasmettere la positività che abbiamo incontrato e lo sguardo attento a cogliere il bene che c’è in ogni momento e in ogni persona, non siamo abituati e non vogliamo abituare i nostri alunni alla posizione del lamento, dello scetticismo e della delega e per fare questo lavoriamo ogni giorno per non far spegnere nei cuori le domande e i desideri buoni, per suscitarne a nostra volta e per usare la ragione secondo tutte le sue implicazioni.
Per meno di questo non ha senso per noi esistere come scuola.
Rimango a disposizione di chi volesse ulteriori chiarimenti. Come sapete, sono raggiungibile al mio indirizzo mail presidenza@santorsola.ct.it o tramite i rappresentanti di classe, che qui voglio ringraziare per la collaborazione. Come voglio ringraziare tutte le famiglie che si sono ritrovate, comunque la si metta, con un carico inaspettato. A tutti dico: se lavoreremo insieme, ne usciremo diversi e, sono certa, migliori di prima.
Catania, 28/03/2020
Un caro saluto
La Preside